"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 19 ottobre 2012

Non è come sembra - Riso basmati con lenticchie e rucola saltato alla soia


Ero partita con le migliori intenzioni.
La casa è piccol(issim)a, lo spazio è ristrett(issim)o, bisogna eliminare il superfluo.
Posto che quest’ultimo non potesse consistere nell’amato bene, era da definire una volta per tutte cosa si intendesse precisamente con quel termine.
Discrezionale a seconda di fattori determinanti come: il sesso, l’età anagrafica, quella mentale.
Ma dal canto mio, per non sapere leggere né scrivere, avevo iniziato una vera opera di repulisti spalmata un po’ su tutti i fronti.
Così, a casaccio e all’insegna del concetto, poco rigoroso ma sicuramente efficace, del sempre vivo ‘ndo cojo cojo.
Dalle scarpe alle borse, dai jeans alle gonne, dai libri alle cianfrusaglie, dalle creme (cremine cremette e annessi e connessi della sezione “trucchi e prodotti di bellezza”) agli accessori di cucina.
Il campo sul quale effettivamente non m’ero arrischiata ad entrare manco di striscio era quello della bigiotteria.
Tutta quella chincaglieria varia, cioè, consistente in braccialetti (in modica quantità), collane piccole  e grandi/lunghe e corte (in numero discreto) e anelli (cospicuamente presenti) ma soprattutto orecchini (non quantificabili).
Una sorta di tabù, di buco nero, concretamente rappresentato poi dal primo cassetto del settimino (perché un comò in camera da letto non c’entrava..) e continuato allegramente a riempire senza prestare più di tanto attenzione alla sua effettiva capienza.
Dotato di un semplice supporto diviso in scomparti, di quelli in tessuto che vendono i cinesi, tra cui frugare però rigorosamente a tentoni perché anche solo immaginare di poter scegliere un paio di orecchini VEDENDOLI era follia pura.
Ma siccome si fa l’abitudine un po’ a tutto, perfino alle situazioni più critiche e più strambe, io in quel sistema di archiviazione e di selezione tutto mio avevo finito, col tempo, per trovarmi perfettamente a mio agio.
Certo, gli accessori dovevo scegliermeli la sera, con calma, che pensare di rovistare in quel marasma alle 6 di mattina col treno da prendere non giovava di sicuro al sistema neurovegetativo mio nè dei vicini di casa, che gli smadonnamenti si sarebbero sentiti fino al piano di sopra.
E allora io gli orecchini, l’anello o la collana del giorno, me li trovavo con tutta calma la sera, tastando e facendo affidamento sulla memoria fotografica e su quella storica, quando entrambe decidevano di supportarmi (“su questa maglietta sarebbero perfetti quegli orecchini presi al mercatino di natale a Boston”, salvo poi ricordarsi di averli comprati alla sagra del carciofo di Ladispoli, ma questa è un’altra storia…).
E per anni insomma (circa 3) siamo andati avanti così: io a comprare orecchini e anelli e collane e braccialetti in ogni dove, specialmente la mattina andando al lavoro sulle bancarelle tutto 1€, l’amato bene ad accontentarsi di una risposta plausibile e rassicurante ai suoi legittimi dubbi:
ma ‘ndo li metterai tutti sti orecchini?”
come dove? Nel primo cassetto del settimino, no?! È tutto per me…”.
Finché un bel giorno non è stato colto dalla curiosità, a quel punto irrefrenabile, di voler verificare quanto grande effettivamente fosse il cassetto di questo misterioso settimino che pure avevamo scelto insieme…
E un’onda anomala ha rischiato di investirlo. Una valanga, una slavina, un torrente in piena di ferraglia e minuscoli pacchettini di plastica (perché ho un certo ordine io, nel mio disordine…).
La mandibola per poco non gli si sloga per la sorpresa.
A bocca aperta, annaspando, rientrando poco alla volta in sé lo sento sibilare, questa volta a denti stretti: “dobbiamo trovare una soluzione!”.
Un barlume di decenza mi spinge a non chiedere perché.
Ma dentro, nel profondo della coscienza, mi sembra un’occupazione davvero superflua e che potremmo risparmiarci.
Ed è così che è nata la scarpiera-portabigiotteria.
Quella che prima in realtà era la scarpiera-portaborse (la sua funzione di scarpiera effettivamente, almeno in questa casa, non l’ha mai svolta!), in quanto allocava, sempre abbastanza segretamente, un numero altrettanto imprecisato di borse (nonostante, pure lì, i buoni propositi iniziali) confluite a quel punto nei due cassettoni sotto il tavolino del salotto (uno dei quali un tempo appartenuto per equità al premuroso e gentilissimo consorte) e sicuramente ideato dal Mister Ikea con un occhio alle esigenze di noi donne-con-le-case-minuscole.
L’idea di scomporre quella montagna informe di ferraglia ammonticchiata e ingarbugliata da anni di mala gestione, confesso, mi inquietava non poco.
E un po’ mi pareva pure impossibile, che “gli orecchini dove li metto?e le cinte??”
“ma perché dentro quel casino ci tieni pure le cinte?!?
Finché ho decretato che, per non aggravare la mia posizione, fosse meglio tacere e lasciar fare.
E il mio campione del bricolage, il genio del fai da te, il maestro delle soluzioni salvaspazio (e mettinordine) 
ha prodotto questo capolavoro di ingegneria
Con sistemi controbilanciati di fili invisibili che sorreggono quintalate di orecchini.
Sofisticati ganci semicircolari che fanno da base a chilate di collane.


Aste orizzontali che costituiscono l’appoggio di pile di bracciali e braccialetti.

Ponti a L che ospitano mucchi di anelli.
Ora posso scegliermi gli accessori da abbinare ai vestiti anche la mattina stessa, anche un paio di minuti prima di scapicollarmi fuori a prendere il treno.
Con agio e in modo incredibilmente…semplice. Più che altro immediato.
Certo in quei casi magari mi capita di richiudere un po’ troppo violentemente l’anta della ex-scarpiera e di sentire tonfi sinistri e sferragliamenti poco promettenti.
..Ma sempre meglio, ora ne convengo, che procedere a tentoni in un cassetto straripante!

@@@@@@@@@
Di riso vivremmo un giorno sì e l’altro pure. Per praticità, perché si trasporta facilmente e si mangia altrettanto agevolmente anche in ufficio o tra un impegno e l’altro della mia giornata a incastro.
Motivo per cui siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per condirlo, che l’insalata di riso classica va bene, ma tutti i giorni, estate e inverno, magari viene a noia...
Allora a parte metterci dentro un uovo sfrittellato e due foglie di lattuga, o una scatoletta di tonno con un po’ di piselli, o 2 wurstel di pollo e qualche falda di peperone arrostito…ogni tanto ci si ingegna pure a trovare combinazioni un po’ diverse.
Ed ecco come nasce questo riso.
Leggero, saziante, buonissimo e pure molto pratico.
Io ne cuocio un mezzo kg tutto insieme il lunedì sera e poi lo conservo in frigo e ci organizzo pranzi fino al venerdì, sbizzarrendomi di volta in volta con i condimenti più disparati.
Questi ultimi naturalmente da approntare solo all’ultimo minuto prima di riporre il tutto nella vaschetta da asporto!

Ingredienti (x2)
150 gr di riso basmati
200 gr di acqua
1 barattolo di lenticchie precotte
1 mazzetto di rucola
1 carota
1 costa di sedano
2 piccole cipolle
1 foglia d’alloro
5-6 chiodi di garofano
2 cucchiai di salsa di soia
Sale

Procedimento
Disporre in un pentolino l’acqua con la carota, il sedano e 1 cipolla tagliati a metà e metterli a bollire su fuoco basso aggiungendo pochissimo sale.
Sciacquare più volte il riso per togliere il più possibile l’amido, quindi scolarlo e metterlo a dorare in un tegame antiaderente con un filo d’olio e mezza cipolla tritata. Steccare l’altra metà con i chiodi di garofano per non doverli andare a cercare successivamente. Quando i chicchi di riso inizieranno a diventare trasparenti, unire la cipolla steccata, le foglie di alloro e ricoprire tutto con l’acqua privata di tutti gli odori. Coprire il tegame con un coperchio e lasciar cuocere così, senza mescolare per 10 minuti.
Una volta pronto, rovesciare il riso su un piatto largo, sgranare i chicchi con una forchetta di legno e unire le lenticchie e la rucola spezzettata con le mani.
Scaldare un filo d’olio in un padellino e saltare il riso così condito aggiungendo la salsa di soia.
Gustare caldo o tiepido.

20 commenti:

  1. Perchè non scrivi un post tutte le mattine? Io lo leggo, rido e comincio bene la giornata! Sei un mito e tuo marito è un mito, bravissimo. Ma quanti cavolo di orecchini hai? Sembra di vedere le scarpiere di Imelda Marcos...Io adoro gli orecchini ma tanti non ne ho mai avuti...un paio al giorno e quest'anno è bisestile! Ciao cara e buon w.end.

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  2. AVRAI UNA CASA PICCOLA MA UN GENIO GRANDE COSI'!!!
    ..tientelo stretto!!!
    ..il racconto è fantastico, mi hai fatto ridere e mi ci sono anche un po' ritrovata..anche se non ho così tanti orecchini e collane...
    il riso è davvero originale e mi va di provare a farlo!!!
    Buon w.e.
    Roberta
    http://facciamocheerolacuoca.blogspot.it

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  3. Ti giuro sono incantata! :D :D :D Ma che belloooooo!!!! Il mio sogno praticamente!!! Ti dico solo che è un ambito, quello della bijoutteria, che mi riguarda molto da vicino ahahahahah quindi sarebbe perfetta questa soluzione per mettere ordine! :D Complimenti, davvero! :D Il riso deve essere squisito ma sono troppo incantata davanti ad un simile capolavoro di ingegneria, ti dico la verità! :D :D Un bacione e buon week end! :)

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  4. Noooooooooooooo ossignur ma che vi siete ingeniati??? è favolosa.. ora perchè io come te non amo orecchini.. collane ed altro e ne ho davvero solo 2 di numero.. perchès ennò.. ti copiavo l'idea!!!! comunque ste scarpiere tutto fanno meno che l'uso epr le quali son state costruite.. Pensa che la nostra serve da appoggio per l'acquario! ahahaahahaha con dentro tutto l'occorrente! Mitici.. mitici!!!!!! Un abbracico forte.. e complimenti anche per il risotto originale con le lenticchie... ma mi piace! baci e buon w.e. :-)

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  5. non voelvo dire che come te non amo.. cioè che anche tu non ami.. vabbè.. volevo dire che io non son come te.. che al contrario di me ami la bigiotteria.. ahahahahaha aiutoooo mi sto incartandooooooooooooooo

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  6. mi hai fatta ridere,che forte che sei...non avrei mai pensato alla scarpiera...io invece ho una collezione astronomica di borse,mi dovrei inventare qualcosa....questa ricetta la provo, ho tutto l’occorrente e mi piace! un bacione e buon fine settimana!

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    1. Care mie, non avete idea di quanto si stia gongolando l'amato bene davanti a tutti complimenti che gli fate per l'estro creativo!!
      Siete carinissime e vi ringrazia tanto!

      Claudia: l'uso della scarpiera come acquario mi mancava...ma mi hai dato un'idea!!

      Bacioni enormi a tutte e buona giornata!

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  7. E' un piatto buonissimo! Anche io lo faccio spesso ed io e mio marito ci lecchiamo anche il piatto!
    Buon we.

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  8. che piatto particolare! sembra molto appetitoso!

    volevo farti i complimenti per il blog, l'ho scoperto da poco per caso ma ho già sbirciato altre tue ricette, tutte bellissime! brava! mi sono anche aggiunta ai lettori fissi :)
    da poco ne ho uno anch'io, passa a visitarlo se ti va!
    a presto,
    Michela

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    1. Benvenuta michela e come avrai notato non me lo sono fatto ripetere due volte: il tuo blog mi piace proprio tanto!!
      baci, buona giornata

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  9. certo che la scarpiera porta-bigiotteria mi mancava!!!!
    quasi quasi, visto che abito con tre (sigh e doppio sigh) donne potrei anche farci un pensierino....(solo che "loro" sono anche moolto appassionate di scarpe e simili.... quindi.... dove lo trovo il posto? mah!!!!
    complimenti per l'inventiva e anche per l'0ottima ricetta!!!

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    1. UIhhh caro ziodà, che gran daffare con 3 donne! ma in compenso immagino che sarai anche molto coccolato!
      Quanto all'amore per le scarpe..eh sì è un problema grande almeno quanto quello per la bigiotteria e quindi credimi, non so proprio cosa consigliarti se non.. di comprare svariate scarpiere adattandole di volta in volta all'uso più impellente!
      Il tutto ovviamente moltiplicato per tre!!!
      tanti bacioni, e grazie!

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  10. Tesoro bello, l'omo tuo c'ha le mani d'oro!!!! È un capolavoro quello che avete creato. Immagino tu la mattina e la soddisfazione che provi a vederti tutto là in esposizione: una vera figata!!!!
    Pure io sono tremendamente attratta da collanine, orecchini, bracciali ma un po' x lo spazio e un po' x l'allergia al nichel che mi sono dovuta trattenere ;-(
    Io ho una specie di albero dove ci sono appesi collane e bracciali vari.
    Ti bacio e rubo una cucchiaiata ;-)
    p.s. grazie tesoro x l'affetto...anche questo fa stare più spensierati!!! Kiss kiss kiss

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    1. Fede l'albero su cui appendere tuto quanto era inizialmente la mia idea, perchè mi piace tanto anche da vedere, così come la mano con le dita lunghissime per infilarci sopra gli anelli. Poi però si poneva il problema, non avendo appunto un comò in camera da letto, di dove collocare albero e mano!
      Così ho ripiegato suol cassetto fino al colpo di genio dell'omo de casa (evidentemente saturo di chincaglieria sparsa per casa..).
      Tu pensa io ho tante allergie, per esempio uso solo sapone di marsiglia per lavarmi e anche per le creme devo stare molto attenta, però il nichel non mi dà problemi....che c..fortuna!! (dice mio marito)
      Tanti baciotti, buona giornata fede bella!

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  11. Quando passo da te riesco sempre a sorridere, ti adoro :) Compliemnti al tuo genio delle soluzioni fai da te, ha fatto un vero e proprio capolavoro d'organizzazione. Certo però che ci potresti aprire un negozio con tutte quelle collanine-orecchini-braccialetti...sarebbero già belli in esposizione! Il riso con le lenticchie mi piace parecchio e quell'aggiunta di rucola fa una gustosa differenza. Questa piccola chicca me la ricorderò alla prossima risottata. Un bacione, buona giornata

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    1. Grazie di cuore Fede!! Un mare di bacioni colmi di affetto!
      Buona giornata

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  12. Complimenti al tuo uomo per l'ingegno, e a te per l'idea del riso che mi invoglia e per il simpaticissimo blog. Ti seguo molto volentieri!!
    ciao ciao
    Dany

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  13. Ciao dany benvevuta e grazie, dell'apprezzamento e della voglia di restare!!
    un abbraccio a presto!

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