"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 20 giugno 2017

Soluzioni - Crostata di albicocche con frolla veg (senza burro e senza uova)


Amiamo le sfide, i grattacapi, i risvolti che più rognosi non si potrebbe.
Anche la cosa più semplice in questa casa diventa fardello, montagna da scalare, ostacolo insormontabile. Che poi, a forza di sbatterci la testa, sormontiamo.
Terminati i lavori sono iniziate le grandi manovre di aggiustamento.
Riverniciamo i vasi.
Spostiamo quel mobile.
Riadattiamo quell’altro.
Traslochiamo intere camere per invertirle.
Lo studio al posto della camera da letto la camera da letto al posto dello studio.
Che pare facile, così a dirlo.
Ma poi ciò comporta smantellare un’intera scrivania e conseguenti fogli, foglietti, appunti, agende, faldoni, quaderni, penne, matite, mozziconi delle une e delle altre.
Oltre naturalmente alla libreria e a tutto il suo contenuto.
Smantellare e ricomporre.
E che fai, na spolverata uno per uno ai libri non gliela dai, vista l’occasione?
Già che ci siamo smontiamo pure il cassettone del letto per pulirlo minuziosamente.
E riposizioniamo al suo interno tutto il corredo tramandato da generazioni di donne dall’ottocento a oggi.
Intoccabile e immacolato come tradizione comanda.
Che non butti per riguardo ma che in frangenti come questo ti suscita tante domande.
Poi arriva la camera da pranzo nuova e il nuovo armadio per l’attuale studio/guardaroba.
Che uno dice evvai, arrivano montano tutto loro e te saluto.
Questo nelle case normali.
Da noi funziona diversamente.
Tanto per cominciare l’armadio va al piano superiore e gli omini di Mondo Convenienza appena vedono la scala scuotono la testa asserendo che nun se po’ fa. Troppo stretta. La cabina armadio non ci passerà mai.
Embè la facciamo passare dal balcone. Vi do una mano io -  si offre volontario l’amato bene.
Non siamo autorizzati a farlo - è la risposta pacata del capetto.
Breve telefonata al numero verde e l’autorizzazione – magicamente- giunge.
Passiamo ai mobili del salotto.
Una composizione a parete acquistata in offerta che però noi abbiamo pensato bene di scomporre e adattare a gusto nostro un pezzo qua e un pezzo là.
Nun se po’ fa’ – risentenzia il capetto dei Traslocatori
La possiamo montare solo come da catalogo (quando si dice essere elastici!)
Ok, lasciatela così che ci pensiamo noi -  si arrende questa volta l’amato bene.
Ed è così che, armati di ogni attrezzo possibile, compresi l’indispensabile livella e il vitale avvitatore elettrico, passiamo l’intero sabato e anche l’intera domenica ad assemblare mobili come nemmeno all’Ikea per il rinnovo dell’esposizione.
Caricandoceli sulle spalle, tenendoli fermi per segnare punti di riferimento in cui fare buchi per gli stop, appendendoli e ritirandoli giù un migliaio di volte per verificarne tenuta, correttezza di posizione, estetica.
E chiederci un milione di volte se risultino storti per un loro marchio di fabbrica, a causa del muro non a squadro, del pavimento in pendenza o per incapacità nostra di fondo.
Comunque, alle 21:30 di domenica sera, con 2 costole incrinate, la cervicale andata e nessun muscolo risparmiato, poniamo fine alle grandi manovre dichiarandoci abbastanza soddisfatti del risultato.

Ora mancano da riverniciare il tavolo e le sedie, costruire un mobiletto per la lavatrice, montare alcune luci, chiudere il sottoscala, avvitare, smontare, rimontare…
Ah e poi magari, con molta calma, ritirare giù tutti gli scatoloni e rimettere ogni cosa, piatti, bicchieri e posate comprese, al suo posto.
Ma mi sento di dire che per il momento possiamo tranquillamente continuare a mangiare nei piatti di plastica.

@@@@@@@@@@@@@

In tutto ciò, nel via vai di traslocatori, cabine armadio che fluttuavano tra giardino e balcone, smadonnamenti e fatiche improbe, io raccoglievo le ultime albicocche dell’albero, facevo altri sei barattoli di marmellata e preparavo una crostata sperimentando un nuovo tipo di frolla, leggera e buonissima. Da una ricetta di Marco Bianchi, con qualche modifica personale . Senza burro pure pure, ma senza nemmeno le uova non immaginavo potesse venire così buona. La farina di riso inoltre le conferisce quella friabilità che la rende irresistibile. Provatela: non vi farà assolutamente rimpiangere la frolla tradizionale. Magari in un attimo di calma, senza traslocatori in giro per casa ;-)


Ingredienti (per uno stampo da 23 cm di diametro)
200 gr di farina di farro
70 gr di farina di riso
80 gr di zucchero integrale di canna
60 gr di acqua a temperatura ambiente
60 gr di olio di semi di girasole
1 cucchiaino di lievito per dolci
Scorza di limone non trattato
300 gr di confettura di albicocche (per la ricetta qui)


Procedimento
Sciogliere lo zucchero nell’acqua, aggiungere l’olio e la scorza del limone grattugiata, quindi unire progressivamente le farine setacciate con il lievito e mescolare bene fino a ottenere un panetto liscio da lasciare riposare in frigo per circa un’ora (anche meno se non avete tempo).
Riprendere la frolla, stenderne ¾ nello stampo oliato (è morbida e si stende agevolmente con le dita), ricoprirla di marmellata quindi decorarla con le strisce ricavate dalla pasta rimanente. Cuocerla in forno preriscaldato a 180° per 30-40 minuti.

-In questo periodo a noi piace molto conservarla in frigo e gustarla fredda.

7 commenti:

  1. Trasloco con questo caldo??? NOOOOO....
    Io voglio solo la crostata!!!

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  2. senza burro nè uova? E' già mia, "nonostante" Bianchi (persona che non sopporto...) :D . Qunato al montaggio-mobili... ragazzi siete eccezionali (ma chi vi è capitato, però? Sono fiscalissimi questi di mondo convenienza!!!) io non avrei saputo da dove cominciare. Il risultato è comunque splendido... come la tua crostata! Ah, dimanticavo, chapeau! Per fare la marmellata in mezzo a sto tourbillon occorre un'energia senza pari (oppure un'eguale dose di pazzia ahahah). Un bacione

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    1. ecco... scusa i refusi... neanche ho riletto! sgrunt

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    2. Propenderei per la seconda: pazzia pura! ma ho usato la scorciatoia delle bustine di fruttapec per farla (eh sì, dai: mi mancava di stare lì a rimestare mezza giornata ahahahaha e avevo quintali di albicocche da smaltire). A me Marco Bianchi è simpatico, certo non sempre sono d'accordo con quello che dice e soprattutto che fa..La ricetta di questa frolla comunque ti straconsiglio di provarla perchè merita veramente. Un bacione grande faustina, buon fine settimana

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  3. No, va bene, ma siete avantissimo :-D Dai che pian piano vi sistemate per benino :-)
    Intanto riesci sempre a sfornare pure qualcosa di buono. Complimenti davvero.

    Fabio

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    1. sì sì, a questo punto diciamo che è finita, poi per rimettere tutto a posto ho deciso che me la prendo con tutta calma e intanto nei weekend vorrei iniziare anche ad affacciarmi in spiaggia...Grazie Fabio, buon weekend!

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